IL MERCATO DELL'OLIO D'OLIVA A TAIWAN
Il Mercato dell’OLIO D’OLIVA a TAIWAN
Report 2024
Formato: PDF
Codice prodotto: TAW24OOREP
Prezzo: Euro 42
Pagine: 60
Stato: in aggiornamento
Indice Report: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato dell'olio d'oliva: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di olio d'oliva - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di olio d'oliva - Tariffe, tassazione e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita dell'olio d'oliva - Catene della GDO (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Altri canali commerciali - Formazione dei prezzi - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.
Il Mercato dell’OLIO d’OLIVA in TAIWAN
Database 2024
Formato: Excel
Prezzo: Euro 38
Codice prodotto: TAW24OODB
Numero riferimenti: 100
Stato: in aggiornamento
Indice Database. Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della GDO (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca (Hotel, restaurant, catering) - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana.
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IL MERCATO DELL’OLIO D’OLIVA A TAIWAN
BREVE INTRODUZIONE
L’isola di Taiwan si trova tra Hong Kong e il Giappone a 160 chilometri dalla costa cinese in una delle aree con i più elevati flussi commerciali del mondo. L’isola ha un’estensione di poco superiore ai 36.000 chilometri quadrati e una popolazione di poco inferiore ai 24 milioni di persone con tassi di natalità tra i più bassi al mondo. La densità di popolazione è di circa 647 abitanti per chilometro quadrato una delle più elevate al mondo.
La maggioranza della popolazione proviene dalla Cina continentale e appartiene soprattutto alle etnie Han, Fujien e Hakka. Soltanto circa 550.000 abitanti sono popolazione indigena dell’isola.
Nell’isola si rifugiarono i nazionalisti cinesi del Kuomintang, guidati da Chiang Kai Shek, dopo la sconfitta da parte dei comunisti di Mao Ze Dong e la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1948.
La società taiwanese rispecchia, nonostante i processi di modernizzazione economica, la società cinese tradizionale, basata sulla famiglia e sui principi confuciani. I valori di questa società sono appunto: famiglia, umiltà, duro lavoro, lealtà, importanza delle relazioni personali.
La combinazione tra le tradizioni e una grande disponibilità e recettività nei confronti della cultura occidentale hanno contribuito a rendere la società taiwanese molto dinamica. I taiwanesi mostrano grande interesse verso nuove culture come verso lo studio delle lingue straniere. Sono consumatori molto aperti e disponibili verso nuovi prodotti che provengono da altri paesi.
Taiwan è stata considerata per molti anni una cosiddetta “tigre asiatica”, assieme a paesi come Hong Kong, Corea del Sud e Singapore, con tassi di crescita del PIL medi del 6% con punte che, in alcuni anni, superavano il 10%. Negli ultimi anni tuttavia i tassi di crescita si sono ridotti considerevolmente arrivando a una media attorno al 2% annuo.
L’economia del paese è fortemente dipendente dagli andamenti del commercio internazionale dato anche l’elevato livello di apertura agli scambi con l’estero.
Il reddito pro capite è attorno ai 22.000 Euro annui, uno dei più alti tra i paesi dell’area. Se poi lo si calcola in termini di PPA, parità di poteri d’acquisto, arriva a oltre 40.000 Euro annui.
Taiwan continua ad avere un rapporto conflittuale con la Repubblica Popolare cinese per ragioni di carattere politico-ideologico. La Repubblica Popolare considera Taiwan praticamente una provincia ribelle e quindi non ha mai riconosciuto l’indipendenza politica dell’isola e ha imposto agli altri paesi il riconoscimento diplomatico della sola Repubblica Popolare in base al principio che esiste una sola Cina. Infatti la gran parte dei paesi a Taiwan non hanno rappresentanze diplomatiche ma soltanto uffici di rappresentanza. Taiwan non fa parte delle Nazioni Unite. Soltanto 22 paesi al mondo riconoscono ufficialmente Taiwan ma si tratta in gran parte di paesi molto piccoli.
I rapporti con la Repubblica Popolare comunque, al di là della diatriba politico-ideologica, residuo di un’altra epoca storica, si sono intensificati soprattutto negli ultimi dieci anni con il venir meno di restrizioni ai movimenti di persone tra un paese e l’altro, al ristabilimento di comunicazioni aeree e marittime regolari, all’eliminazione di dazi doganali e altre barriere non tariffarie per dare impulso allo sviluppo economico di entrambi i paesi.
Date le limitate dimensioni del territorio, l’elevata densità di popolazione e considerando che soltanto il 22% della superficie dell’isola è coltivabile, nonostante i suoli coltivabili vengano sfruttati intensivamente e, in alcune zone, si realizzano anche due o tre raccolti all’anno, Taiwan è costretta ad importare molti prodotti agricoli e beni alimentari dall’estero per soddisfare la domanda interna.
Negli ultimi trent’anni l’olio d’oliva che è un prodotto “esotico”, ha cominciato a diffondersi ed essere conosciuto anche nel mercato taiwanese.
Il mercato è costituito tutto da importazioni che provengono principalmente (96% del totale) da tre paesi: Italia, Spagna e Grecia. L’Italia è al primo posto come paese esportatore con una quota di mercato, sia in valore che in volume, attorno al 55%.
Le importazioni ammontano a circa 7,5 milioni di kg annui per un valore di circa 39 milioni di Euro.
Per quanto tra i vari tipi di oli vegetali consumati nell’isola quello d’oliva sia tra i più costosi si prevede un ulteriore sviluppo nei consumi.
Gli oli vegetali maggiormente consumati a Taiwan sono quello di soia, che da solo rappresenta il 93% dei consumi di oli vegetali, seguito da quello di sesamo e di arachidi.
L’olio d’oliva è un prodotto costoso e consumato in prevalenza da quella parte di popolazione più giovane, pi cosmopolita e con livelli di reddito medio-alti. Si tratta di consumatori molto attenti alla salubrità dei prodotti che consumano, meno interessati al prezzo ma più alla qualità dei prodotti, interessati a stili di vita più salutari e quindi anche ad un’alimentazione più sana.
Va anche detto che a far conoscere ed apprezzare l’olio d’oliva sono stati anche a Taiwan i sempre più numerosi ristoranti di cucina italiana.
A Taiwan l’olio d’oliva non viene usato per cucinare ma prevalentemente come condimento.