ALBANIA
MERCATO AGROALIMENTARE: BREVE INTRODUZIONE
L’Albania è un piccolo paese con poco più di 2,9 milioni di abitanti su una superficie di poco inferiore ai 29.000 chilometri quadrati. L’Albania è ancora un paese economicamente arretrato con un reddito pro capite di circa 3.600 Euro annui. Il PIL è cresciuto nel 2016 del +3,4%.
Il paese, che fino a 25 anni fa era governato da uno dei regimi comunisti più duri dell’Europa dell’Est, in quest’ultimo quarto di secolo, ha cercato, tra mille problemi e difficoltà, talora in maniera confusa e convulsa, di trovare una sua strada verso lo sviluppo economico. Nei primi anni successivi alla caduta del regime comunista si calcola che almeno il 15% della popolazione albanese, soprattutto giovani e persone con maggiori qualifiche professionali, sono emigrate in primo luogo verso Italia e Grecia e poi verso altri paesi. Negli anni successivi i flussi migratori si sono attenuati ma è indubbio che un drenaggio così massiccio di risorse umane non ha facilitato lo sviluppo economico del paese.
Il 24% del territorio albanese è costituito da terreni agricoli e un altro 15% da pascoli.
Nelle campagne dove risiede comunque ancora il 42% della popolazione, c’è stato, negli ultimi 25 anni, un massiccio fenomeno di spopolamento con migrazioni sia verso le aree urbane interne, soprattutto la capitale Tirana, sia verso l’estero. L’Italia, come si diceva, per ovvie ragioni di vicinanza geografica è stata una delle mete principali e infatti, attualmente, nel nostro paese la comunità di origine albanese è la seconda più numerosa (dopo quella romena), con quasi 450.000 presenze.
Il settore agricolo è ancora molto importante nell’economia albanese e produce il 23% del PIL e impiega il 55% della popolazione attiva Si tratta di un’agricoltura basata in prevalenza su piccole proprietà a struttura familiare con scarsa meccanizzazione e scarsa produttività, tecnologie obsolete, mancanza di servizi sia logistici che di trasporto adeguati, un sistema normativo carente o comunque poco chiaro.
Il settore agricolo avrebbe grandi potenzialità in quanto il paese ha a disposizione terreni fertili, un clima tipicamente mediterraneo, abbondanti risorse idriche, ma ci sarebbe bisogno di investimenti, introduzione di tecnologie moderne, formazione del personale.
L’utilizzo molto limitato di pesticidi e fertilizzanti chimici potrebbe rappresentare una buona opportunità anche per le coltivazioni biologiche.
Il settore agroindustriale che si è sviluppato dopo la caduta del regime comunista e i processi di privatizzazione che ne sono seguiti, si basa anch’esso, in gran parte, su piccole e medie aziende. Ci sono attualmente poche centinaia di aziende che si occupano di lavorazione e trasformazione alimentare, soprattutto concentrate in alcuni comparti come quello delle bevande, dell’olio d’oliva, della lavorazione delle carni e della produzione di latticini.
Sta crescendo anche il mercato del vino, basato prevalentemente sulle importazioni, che sono aumentate molto negli ultimi anni, ma anche su una, per ora piccola, produzione nazionale.
Uno sforzo che, va detto, le Autorità albanesi stanno compiendo, è quello di definire un quadro istituzionale e giuridico certo che normi tutto il settore agricolo in conformità con quelle che sono le normative europee, con la finalità di riuscire ad entrare nell’Unione Europea con cui l’Albania ha un accordo di Associazione.
L’Italia è il primo partner economico e commerciale dell’Albania, sia per ragioni geografiche, ma anche per tradizioni storico-culturali e l’italiano in Albania, soprattutto nella capitale Tirana, è una lingua molto diffusa.
Attualmente l’Albania è comunque un importatore netto di beni agroalimentari, a fronte di esportazioni per circa 150 milioni di Euro, le importazioni ammontano a circa 690 milioni con un disavanzo di 540 milioni di Euro. L’Italia, nel 2016, ha esportato prodotti agricoli, beni alimentari e bevande, per un valore di 124 milioni di Euro a fronte di importazioni per 58 milioni, con un avanzo a nostro favore di 66 milioni di Euro. Tra i prodotti maggiormente importati in Albania, dall’Italia, ci sono la pasta e le bevande alcoliche a cominciare dal vino.
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