FINLANDIA

MERCATO AGROALIMENTARE: BREVE INTRODUZIONE

La Finlandia è un piccolo paese con soltanto 5,5 milioni di abitanti, è un paese altamente sviluppato, con un elevato PIL pro capite e nel quale, come accade negli altri paesi scandinavi, le disuguaglianze sociali sono meno accentuate rispetto, per esempio, ai paesi anglosassoni o ai paesi del Sud Europa. Fa parte dell’Unione Europea e dell’area Euro e, all’interno di quest’ultima, si è sempre caratterizzata come uno dei più fedeli alleati della Germania nel sostegno alle più ferree politiche di austerity.
Il tasso di disoccupazione nel paese è poco inferiore al 9%. Il tasso di occupazione è vicino al 70% della popolazione attiva.
La Finlandia ha un quarto del suo territorio che si trova oltre il Circolo Polare Artico, le condizioni climatiche sono piuttosto rigide soprattutto nei mesi invernali. È un paese scarsamente popolato e la maggior parte della popolazione è concentrata nelle regioni meridionali, soprattutto nell’area attorno alla capitale Helsinki. La percentuale di residenti stranieri in Finlandia è bassa rispetto ad altri paesi europei, soltanto il 3,8% della popolazione.
Le due lingue ufficiali del paese sono: il finlandese parlato dalla stragrande maggioranza della popolazione e lo svedese, parlato da circa un 5% della popolazione, ma l’inglese è ben diffuso e conosciuto un po’ dappertutto.
L’economia finlandese negli ultimi anni ha conosciuto diverse difficoltà: la crescita bassa, gli elevati costi di un welfare tra i migliori del mondo, la produttività in calo, i principali settori produttivi: cartario ed elettronica in crisi profonda, un basso livello di fiducia dei consumatori e un tasso di disoccupazione in crescita o fermo, un calo delle esportazioni, causato sia dalle incertezze nei mercati internazionali, sia dalla obsolescenza di alcuni settori trainanti dell’economia finlandese.
Le sanzioni europee alla Federazione Russa e la crisi con l’Ucraina hanno portato a una riduzione delle esportazioni finlandesi verso quei due paesi, soprattutto la Russia che è uno dei principali partner commerciali, per ragioni di vicinanza geografica e storica.
Le condizioni climatiche di gran parte del territorio non sono favorevoli alle attività agricole. L’80% del territorio finlandese è ricoperto da foreste, il terreno agricolo è soltanto il 7,5% del territorio nazionale.
Soltanto il 3% del PIL deriva dalle attività primarie. Le produzioni principali del settore primario sono la coltivazione di grano, segale, avena, patate, orzo, funghi, frutti di bosco, fragole, mirtilli. e l’allevamento di bovini da latte, suini, pollame, renne e animali da pelliccia.
Ci sono nel paese poco più di 50.000 aziende agricole in prevalenza a struttura familiare.
La produzione nazionale soddisfa circa l’80% del fabbisogno per quel che riguarda: grano, patate, carni di manzo, prodotti lattiero caseari. Per la parte restante si provvede alle importazioni. Si importano anche frutta e verdure dal momento che le condizioni climatiche non ne consentono la produzione se non per quantitativi minimi.
La Finlandia è qindi un importatore netto di prodotti agricoli, beni alimentari e bevande. Nel 2016, a fronte di esportazioni per 2.530 milioni di Euro ci sono state importazioni per 5.340 milioni di Euro con un disavanzo di ben 2.810 milioni di Euro.
L’industria della trasfromazione alimentare è delle bevande è uno dei principali settori dell’economia finlandese.
I consumatori finlandesi sono, come tutti i popoli scandinavi, molto sensibili alle tematiche della salvaguardia ambientale, del commercio equo e solidale, come anche alle tematiche che riguardano la salute e quindi stili di vita e di nutrizione più salutari. Da ciò deriva il successo crescente dei prodotti biologici, la domanda di prodotti tipici delle cucine mediterranee ma ritenuti più salutari, per esempio l’olio d’oliva, ma anche i vini il cui consumo sostituisce quello di superalcolici come la vodka, decisamente più dannosi.
In Finlandia la distribuzione di beni alimentari e bevande passa per l’80% attraverso le catene della GDO (Grande distribuzione organizzata).
Per quel che riguarda le importazioni nel comparto agroalimentare al primo posto ci sono i prodotti da forno e di pasticceria, seguiti dai vini e salumi.
I prodotti maggiormente importati dall’Italia sono l’olio d’oliva, i vini, la pasta, i formaggi, soprattutto mozzarella e Parmigiano e i salumi, la frutta e la verdura.
Negli ultimi anni i prodotti italiani sono sempre più apprezzati e richiesti grazie anche all’apertura di numerosi ristoranti di cucina italiana e grazie anche a una catena della GDO tedesca, come la Lidl che nei suoi ormai ben 140 supermercati, vende molti nostri prodotti con il marchio “Italiamo”.
Un segmento in forte crescita è quello del biologico. L’8% delle aziende agricole finlandesi sono bio mentre il consumo di prodotti bio, anche d’importazione, per quanto ancora limitato quantitativamente (soltanto il 2% dei consumi di prodotti alimentari), sta però crescendo a ritmi del 10% l’anno.

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Il Mercato dei
PRODOTTI AGROALIMENTARI e BEVANDE
in FINLANDIA
Report 2024

Formato: PDF
Prezzo: Euro 55
Codice prodotto: FIN24AAREP
Pagine: 90
Stato: in aggiornamento

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Formato: Excel
Prezzo: Euro 45
Codice prodotto: FIN24AADB
Numero riferimenti: 120
Stato: disponibile

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