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SINGAPORE

IL MERCATO AGROALIMENTARE: BREVE INTRODUZIONE

Singapore è una città Stato che si trova nella punta estrema della penisola malese. Si estende su un piccolissimo territorio di 704 chilometri quadrati costituito da un arcipelago di una sessantina di isole di cui la principale è appunto Singapore dove vive una popolazione di circa 5,6 milioni di abitanti.
Singapore è uno primi porti commerciali a livello internazionale e la quarta piazza finanziaria mondiale.È uno dei paesi più densamente popolati al mondo. La popolazione è cosmopolita con tre gruppi etnici prevalenti: cinesi (74%), malesi (13%) ed indiani (9%) e minoranze provenienti da molti altri paesi asiatici ma anche europei, mediorientali, americani, australiani, sudamericani.
Il reddito pro capite è molto elevato, all’incirca 49.000 Euro all’anno,l’economia è florida e il PIL cresce a ritmi di circa il 3% l’anno.
Singapore ha pochissimo territorio disponibile per le coltivazioni agricole per cui il 90% del suo fabbisogno alimentare è coperto da importazioni. Soltanto l’1% della superficie è dedicata ad attività agricole, di allevamento e di pesca. Ci sono allevamenti di polli, produzione di uova e di ortaggi, come anche la coltivazione di orchidee e l’allevamento di pesci ornamentali, queste ultime due attività rivolte sostanzialmente all’esportazione.
Per far fronte alla scarsità di territorio il Governo ha sviluppato parchi agrotecnologici utilizzando tecnologie sofisticate e molto avanzate, come colture idoponicche e allevamenti di pesci e molluschi.
Il mercato dei prodotti agroalimentari e delle bevande è molto moderno e competitivo, con un’offerta variegata di prodotti sia asiatici ma anche occidentali ed europei. Ci sono anche molte piccole attività di trasformazione nel settore agroalimentare, aziende che importano materie prime agricole dai paesi produttori, le processano in loco e le rivendono sia sul mercato interno, sia le esportanoo verso altri paesi asiatici. Ci sono anche, essendo Singapore un enorme hub commerciale, aziende di trading che semplicemente commerciano in prodotti alimentari e bevande che vengono importate dai paesi produttori e poi in parte riesportate verso altri paesi limitrofi. All’incirca il 50% delle importazioni di prodotti alimentari e bevande finisce per essere riesportato verso altri paesi.
Singapore offre quindi interessanti possibilità di business per le aziende del settore agroalimentare e delle bevande.
La distribuzione commerciale è moderna ed efficiente basata sulle catene della GDO (Grande distribuzione organizzata), come su catene di convenience stores.
Inoltre Il paese ha ogni anni più di 16 milioni di turisti, si va dal turismo congressuale a quello sanitario dato l’elevato livello dei servizi medico-sanitari ,sino ai casinò dopo la liberalizzazione del gioco d’azzardo.
Quindi Singapore è diventato un paese con una forte vocazione cosmopolita, con una popolazione dotata di redditi elevati e sempre più attenta alla qualità dei prodotti come anche alle tematiche legate alla salute, al benessere e al vivere bene.
In ordine di importanza per volumi i prodotti principali d’importazione sono: frutta, verdure e legumi, carni e derivati, soprattutto pollame, pesce e derivati, prodotti lattiero-caseari, caffè, tè, spezie e cereali.
I prodotti enogastronomici italiani sono molto apprezzati, ci sono tra l’altro nel paese ormai più di 150 ristoranti di cucina italiana.
Il mercato del vino è in pieno sviluppo con tassi di crescita annui del 4%. I principali paesi fornitori sono la Francia con una quota di mercato del 35%, seguita dall’Australia con una quota del 23% e al terzo posto l’Italia con una quota del 7%.
Nel comparto dell’olio d’oliva, sempre più richiesto, nonostante i costi molto elevati, la Spagna ha una posizione di leadership seguita a ruota dall’Italia.
Per quel che riguarda il caffè il mercato è dominato dalle grandi catene di caffetterie internazionali come Starbucks e il primo fornitore sono gli Stati Uniti con una quota di mercato del 62% circa, seguito dalla Svizzera con il 17%. L’Italia ha una quota del 5% ed è presente con marchi storici come Illy, Lavazza e Segafredo.
Le importazioni di prodotti lattiero-caseari ammontano a circa 400 milioni di Euro all’anno e i principali paesi fornitori sono Australia, Nuova Zelanda e Malesia. Il principale prodotto in questo segmento è il latte. Negli ultimi anni stanno prendendo piede anche i formaggi, anche se rappresentano neanche il 10% dell’import del segmento. Si tratta di prodotti a cui i singaporiani non sono abituati in quanto estranei alle tradizioni gastronomiche asiatiche. Nel comparto dei formaggi i principali paesi fornitori sono: Australia con una quota di mercato del 51%, seguita da Nuova Zelanda, Francia, Olanda. L’Italia ha una quota significativa nei formaggi freschi. I due prodotti italiani più apprezzati e richiesti sono la mozzarella e il parmigiano.
I consumi di carni e derivati sono molto rilevanti soprattutto per quel che riguarda pollame, carni suine e derivati. I principali paesi fornitori sono il Brasile e l’Australia, che assieme forniscono i tre quarti delle carni importate.
Nel comparto dei salumi e degli insaccati spicca la leadership della Spagna nel segmento dei prosciutti con una quota di mercato del 32% grazie al suo “jamon serrano”.
Anche pesci e crostacei sono molto richiesti e provengono in prevalenza da paesi come Australia, Giappone, Malesia, Tailandia, Indonesia.
Frutta, ortaggi e legumi sono importati soprattutto da paesi come Cina, Malesia, Stati Uniti, Australia.
L’Italia si è conquistata anche una piccola quota di mercato del 7% nel settore degli aceti, come anche in quello delle acque minerali, delle paste alimentari, dei prodotti gourmet.
Buone sono quindi le prospettive di business per le aziende italiane nonostante la forte concorrenza, sia quella leale che quella sleale. Va infatti detto che a Singapore si trovano facilmente anche molti prodotti di produzione statunitense, cinese o australiana, che rientrano nella cosiddetta categoria dei prodotti “italian sounding”. Si tratta di imitazioni, nel nome, nel packaging, nel design, di prodotti italiani ma che con i prodotti italiani originali nulla hanno a che spartire. È una forma di concorrenza sleale, difficle da combattere e da sradicare, che danneggia ovviamente i produttori italiani ma purtroppo piuttosto diffusa a Singapore come in molti altri paesi.

 

 

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Singapore agro reportIl Mercato dei
PRODOTTI AGROALIMENTARI e BEVANDE

a SINGAPORE
Report 2024


Formato: PDF
Prezzo: Euro 55
Codice prodotto: SIN24AAREP
Pagine: 90
Stato: in aggiornamento

 

Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato dei prodotti agroalimentari e delle bevande: caratteristiche principali - Il settore agricolo - L'industria alimentare - Il settore delle bevande - Prodotti principali - Import-Export - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione  - Tariffe, tassazione e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita - Catene della GDO (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Altri canali - Formazione dei prezzi  - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato siangaporiano - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.

 

Singapore agro databaseIl Mercato dei
PRODOTTI AGROALIMENTARI e BEVANDE

a SINGAPORE
Database 2024


Formato: Excel
Prezzo: Euro 45
Codice prodotto: SIN24AADB
Numero riferimenti: 150
Stato: disponibile

 

Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Produttori - Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca (Hotel, restaurant, catering)- Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

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