ARGENTINA
MERCATO AGROALIMENTARE: BREVE INTRODUZIONE
L’Argentina ha poco più di 44 milioni di abitanti ed è la seconda più grande economia dell’America Latina dopo il Brasile. Il paese soffre ancora di diversi problemi e l’andamento dell’economia è altalenante. Anche se nel 2017 il PIL è cresciuto del 2,8% il paese non ha ancora superato completamento le cosneguenze della crisi e del default del 2001 e quelle della crisi economica internazionale del 2007-08.
Storicamente il settore agroindustriale è stato uno dei pilastri dell’economia argentina. L’Argentina era chiamata, all’inizio del Novecento, il “granaio del mondo” in quanto era uno dei più grandi produttori ed esportatori di prodotti agroalimentari a livello mondiale.
Le principali produzioni vanno dai cereali alla carne bovina, dai semi di girasole all’olio di soia, dalla yerba mate agli agrumi, al vino.
Per quanto le condizioni economiche del paese siano, da diversi punti di vista, ancora difficili, si intravedono delle prospettive di miglioramento.
L’apertura negli ultimi anni dell’immenso mercato cinese ai prodotti agroalimentari argentini accentuerà la propensione all’export del paese.
Il settore agricolo e dell’allevamento producono il 10% del PIL mentre il settore agroindustriale rappresenta il 25% dell’intero settore manifatturiero.
La disponibilità di vasti territori coltivabili molto fertili come anche le grandi praterie, le famose pampas, destinate al pascolo delle grandi mandrie di bovini e di cavalli, hanno favorito lo sviluppo di un settore primario altamente produttivo e moderno.
Va detto comunque che la produzione agricola si concentra in prevalenza nella provincia di Buenos Aires e nei territori delle pampas.
Nelle regioni meridionali come la Patagonia, con un clima tendenzialmente artico, prevalgono gli allevamenti di ovini e caprini.
L’Argentina è un grande produttori di oli vegetali, soprattutto olio di girasole, di soia e di arachidi, ma negli ultimi anni ha cominciato anche a prendere piede una piccola produzione di olio d’oliva che ha interessanti prospettive.
L’Argentina è il secondo esportatore mondiale di mais e uno dei primi produttori di grano. Rilevante è quindi la produzione di farine, fecole, glutini, biscotti, paste alimentari, prodotti di pasticceria.
Negli ultimi dieci anni è aumentata enormemente la produzione di soia.
L’allevamento si concentra in prevalenza sui bovini ma rilevante è anche la produzione aviaria, quella suinicola, ovina ed equina.
Rilevante è anche la produzione ittica avendo l’Argentina un’estensione costiera di quasi 5.000 chilometri.
La grande estensione territoriale del paese, unita alla diversità di territori e di condizioni climatiche fa sì che l’Argentina sia anche un grande,produttore di frutta: limoni, mele, pere, pesche, mandarini, prugne, mirtilli, come anche di ortaggi e verdure.
Importante è la produzione lattiero-casearia come anche quella di prodotti come miele, marmellate, patè, carni affumicate.
L’Argentina è anche il secondo paese al mondo per produzioni biologiche con ben 4 milioni di ettari destinati a questo tipo di coltivazioni.
I principali mercati di destinazione dell’export agrolimentare argentino sono gli altri paesi latinoamericani con il Brasile al primo posto, ma anche, sempre più, i mercati asiatici a cominciare da quello cinese.
Il settore agricolo è moderno, altamente produttivo, utilizza le migliori tecnologie e sfrutta le economie di scala. In questo settore si concentrano anche rilevanti investimenti esteri, soprattutto di grandi mutinazionali del settore, in prevalenza statunitensi e francesi.
A fianco delle produzioni agricole si è sviluppato un importante settore della trasformazione alimentare che produce bevande come birra, acque minerali, vini, succhi di frutta, oltre a olii, conserve, cioccolato, latte, formaggi, dolciumi.
L’Argentina ha buone relazioni commerciali con l’Italia anche perché una parte importante della popolazione di quel paese è di origini italiane, ma le importazioni di beni agroalimentari e bevande dall’Italia è minima.
I prodotti alimentari italiani rappresentano sul mercato argentino soltanto il 2,5% delle vendite anche se in alcuni comparti la quota italiana è più significativa, per esempio per le paste alimentari la quota italiana è del 57%, per l’olio d’oliva siamo al 75%.
Negli ultimi anni poi per far fronte alla crisi economica, che già aveva causato la svalutazione del Peso argentino, penalizzando le importazioni, sono state introdotte nuove barriere non tariffarie che hanno oggettivamento determinato un calo anche dell’export italiano.
Invece molto rilevanti sono le esportazioni argentine di prodotti agroalimentari verso l’Italia. La metà del totale dell’export argentino verso il nostro paese è costituito da questi prodotti soprattutto carni, oli e grassi vegetali, cereali e pesce.
Comunque, nel 2016, l’Argentina ha esportato più di 32 miliardi di Euro di derrate agricole, prodotti alimentari e bevande a fronte di importazioni per circa 2 miliardi, con un avanzo di circa 30 miliardi di Euro. L’Italia ha esportato 33 milioni di Euro a fronte di importazioni per 693 milioni di Euro con un avanzo a favore dell’Argentina di ben 660 milioni di Euro.
Buone opportunità ci sono in quel paese anche per chi vuole esportare attrezzature e macchinari per il settore agricolo e per il comparto agroindustriale.
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