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Categoria principale: Analisi Mercati
Categoria: Europa

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DANIMARCA

MERCATO AGROALIMENTARE: BREVE INTRODUZIONE

La Danimarca è un piccolo paese, anche se geograficamente occorrerebbe tener conto del vasto territorio della Groenlandia (2.175.600 kmq) che è sottoposto alla sovranità danese, come anche del territorio delle Isole Faroe che si trovano nell’Atlantico settentrionale tra la Scozia e l’Islanda. In realtà, come numero di abitanti complessivo, si arriva a meno di 6 milioni di persone. Si tratta tuttavia di un paese ricco, con livelli di reddito pro capite tra i più elevati al mondo, circa 49.000 Euro annui pro capite.
La Danimarca fa parte dell’Unione Europea ma non dell’area Euro.
Il settore primario (agricoltura, allevamento, pesca), pur impiegando soltanto poco più del 2% della manodopera, è altamente produttivo e costituisce la base per il settore agroalimentare che dà un contributo importante all’economia del paese. L’industria agroalimentare, del tabacco e delle bevande rappresenta circa il 25% dell’output industriale del paese. I due terzi della produzione alimentare sono destinati all’esportazione.
Il 66% del territorio danese è coltivabile, si tratta di un territorio pianeggiante, piuttosto fertile, con un clima relativamente mite. Grazie a queste caratteristiche i settori dell’agricoltura e dell’allevamento sono molto sviluppati e la Danimarca è un esportatore netto (l’unico tra i paesi scandinavi) di prodotti agroalimentari.
Negli ultimi 3 decenni la struttura dell’agricoltura danese si è modificata con una riduzione drastica (-60%) del numero delle aziende, una diffusione maggiore delle strutture cooperative e un aumento della dimensione media, attualmente attorno ai 70 ettari, un’intensa meccanizzazione del settore e il raggiungimento di elevati livelli di produttività.
Anche l’elevato livello tecnoloigco ed un efficiente sistema infrastrutturale favoriscono le produzioni agroindustriali.
Metà dell’export agroalimentare si dirige verso altri paesi dell’Unione Europea ma l’altra metà viene esportata un po’ in tutto il mondo a conferma della competitività delle produzioni danesi sui mercati internazionali. I principali mercati di destinazione sono, oltre ai paesi scandinavi, la Germania, il Regno Unito e la Cina.
Si coltivano soprattutto cereali, circa metà dei terreni coltivati, patate, barbabietola da zucchero, frutta, verdura, colza. Settori importanti sono quello della produzione di zucchero e quello dei prodotti ittici.
Importanti sono anche gli allevamenti bovini e le produzioni derivate: latte e formaggi e soprattutto quelli di maiali. La produzione di maiali raggiunge i 19 milioni annui dei quali l’85% viene esportata e infatti il paese è il più grande esportatore mondiale di carne suina.
Di grande rilevanza è la produzione di latte con la presenza di colossi come Arla-Foods, una multinazionale svedese-danese. Importante anche la produzione di birra con leader mondiali del settore come Carlberg, Tuborg, Ceres, Tupil.
Molto apprezzati sono in Danimarca i prodotti agroalimentari italiani, dall’olio d’oliva all’aceto balsamico, dai formaggi alla pasta, dai condimenti ai salumi, che ormai si trovano facilmente anche nelle principali catene della GDO (Grande distribuzione organizzata). L’Italia è anche il primo esportatore di vini sul mercato danese con una quota di mercato del 22% in volume che sale in valore al 26%.

L’economia danese è molto aperta agli scambi con l’estero. Tra l’altro il paese si trova in una posizione strategica essendo punto di passaggio, sia per via terrestre che marittima, tra gli altri paesi europei e i paesi della penisola scandinava.
Copenhahen, la cui area metropolitana comprende circa 1,6 milioni di abitanti, un terzo del totale della popolazione danese, è una città ideale per gli appassionati di cucina, ci sono decine di ristoranti di alto livello che propongono cucine di tutto il mondo, ci sono numerosi negozi di prodotti gourmet, e ci sono numerosi chef stellati, di rinomanza internazionale. Quindi, contrariamente all’idea comune che si può avere sulla cucina, generalmente povera e poco attraente dei paesi scandinavi, Copenhagen è riuscita invece ad affermarsi come una grande capitale dei gourmet.

 

 

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