ARABIA SAUDITA

MERCATO AGROALIMENTARE: BREVE INTRODUZIONE

L’Arabia Saudita ha circa 32 milioni di abitanti e una superficie di circa 2,25 milioni di chilomentri quadrati, in gran parte desertici. L’economia, basata principalmente sullo sfruttamento delle immense riserve petrolifere cresce a tassi del 2% circa negli ultimi due anni. Il PIL pro capite si avvicina ai 49.000 euro.
L’Arabia Saudita è un paese islamico integralista che, tra l’altro, custodisce i principali luoghi santi dell’Islam. L’adesione a un’interpretazione molto letterale delle regole coraniche fanno sì che il paese sia molto rigido su alcune questioni che riguardano anche le abitudini alimentari.
In Arabia Saudita è proibito il consumo di carne di maiale e suoi derivati ed è proibito il consumo e la vendita di bevande alcoliche.
Gran parte del territorio è di natura desertica ma ci sono aree anche con terreni adatti all’agricoltura e il Governo saudita sta investendo molto in progetti tecnologicamente avanzati per rendere coltivabili aree desertiche o per incentivare lo sviluppo delle produzioni agricole nazionali.
Soltanto il 3% del territorio saudita ha precipitazioni sufficienti per rendere sostenibile delle produzioni agricole.
Il problema principale per lo sviluppo agricolo in un paese come l’Arabia Saudita dove non esistono fiumi e laghi e le precipitazioni piovose sono scarsissime, è quello della mancanza di acqua e, quindi, se si vuole andare al di là di piccole produzioni di sussistenza per piccole comunità, occorre investire in grandi piani di irrigazione, di scavo di pozzi alla ricerca di acque fossili, di desalinizzazione di acque marine oppure nel riutilizzo di acque reflue. Tutte queste attività richiedono investimenti, macchinari ed impianti sofisticati e personale specializzato. Il Governo saudita sta investendo circa 900 milioni di Euro all’anno per lo sviluppo dell’agricoltura.
Le produzioni agricole sono quindi sempre state fortemente sussidiate dal Governo che le ritiene comunque strategiche anche in previsione di un futuro nel quale le risorse petrolifere andranno esaurendosi e quindi il paese dovrà avere una struttura economica diversificata e non dipendente unicamente dalla rendita petrolifera.
Si punta molto sulla tecnologia e sulla ricerca scientifica, sulle produzioni biologiche ed ecosostenibili. Tra l’altro l’Arabia Saudita per ragioni strategiche investe anche nell’acquisto di terreni agricoli all’estero in paesi africani o asiatici ma anche in paesi come l’Argentina e gli Stati Uniti.
Le produzioni che sono state sviluppate sono quelle di uova, foraggi, grano, orzo, pomodori, datteri, meloni, angurie, cipolle, carote, zucchine, agrumi, e per l’allevamento: montoni e pollame . Tra gli obiettivi che ci si è dati per i prossimi decenni c’è anche quello di arrivare all’autosufficienza nella produzione di prodotti ittici entro il 2029.
L’agricoltura attualmente produce il 2,4% del PIL del paese.
Nonostante questi notevoli sforzi l’Arabia Saudita, attualmente importa il 70% dei prodotti agroalimentari e bevande che vengono consumati nel paese.
Nel 2016 il paese ha importato quasi 20 miliardi di Euro di prodotti, agricoli, alimentari e bevande, ma di questi soltanto 283 milioni di Euro hanno riguardato prodotti provenienti dall’Italia. C’è quindi un ampio spazio per le nostre aziende per incrementare l’export verso quel mercato.
L’Arabia Saudita importa dall’Italia macchinari e attrezzature per l’agricoltura, prodotti ortofrutticoli, formaggi, caffè, olio d’oliva, tonno, conserve di pomodori, acqua minerale, bevande non alcoliche, aceto.
La gran parte della distribuzione e vendita al dettaglio di prodotti alimentari e bevande avviene ormai attraverso le catene della GDO (Grande distribuzione organizzata): supermercati e ipermercati.
Negli ultimi anni i bassi prezzi dei prodotti petroliferi hanno creato diversi problemi al Regno Saudita la cui economia è fortmente dipendente dall’export petrolifero. La situazione ha spinto persino all’introduzione di tasse delle quali non si conosceva neanche il nome per far fronte alle difficoltà dfinanziarie. A partire dal 2018, per esempio, verrà introddotta l’IVA su alcuni prodotti, sia pure a un tasso del 5%, ma è pur sempre una rivoluzione in un paese nel quale non esisteva tassazione.

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Il Mercato dei
PRODOTTI AGROALIMENTARI e BEVANDE
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Codice prodotto: ARS24AAREP
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